

MC MARIO CASTELNUOVO TEDESCO fu uno dei maggiori compositori del Novecento italiano; fu anche pianista e critico musicale. Allievo di Ildebrando Pizzetti. Negli anni ’30, all’apice della sua carriera, scriveva musica su commissione dei maggiori solisti internazionali; Toscanini dirigeva le sue composizioni in Europa e in America. Le leggi razziali lo costrinsero ad abbandonare l’Italia. Negli Stati Uniti d’America Mario riuscì a rifarsi una vita: la sua attività di compositore poté proseguire. Ma, come ricorda nell’autobiografia, l’espatrio fu un dolore incommensurabile: «Fu quasi uno strazio fisico, uno strappo, una mutilazione! Fu quasi la prova generale della morte.»
Luglio 1939. Il grande compositore fiorentino Mario Castelnuovo Tedesco fugge dall’Italia, insieme alla moglie Clara e ai due figli piccoli, per evitare le conseguenze delle leggi razziali fasciste: sarà accolto negli Stati Uniti d’America, in cui resterà, con la famiglia, fino alla sua morte (1968); farà ritorno in Italia solo sporadicamente. La musica e il buio racconta la vicenda di Castelnuovo Tedesco dai primi del 1938, quando la censura fascista inizia a vietare la trasmissione alla radio delle composizioni dei musicisti ebrei. Nel settembre del 1938, la promulgazione delle prime leggi razziali, che prevedono l’espulsione dei ragazzi ebrei da ogni scuola di ordine e grado, getta la famiglia di Castelnuovo Tedesco in un incubo: il compositore decide di lasciare l’Italia e inizia le pratiche per l’espatrio, che si rivelano essere lente e problematiche. Alla fine, superate varie difficoltà, Mario ottiene i documenti necessari e si separa dall’amatissima città natale. Accanto alle fasi cruciali di questo doloroso addio, La musica e il buio descrive le importanti amicizie e collaborazioni internazionali di Castelnuovo Tedesco e la ricchezza intellettuale del suo mondo, percorso assieme ai fratelli Ugo e Guido.
Coltivare la Memoria è uno degli obiettivi principali della mission di Quarto Spazio: poiché, come ricorda Primo Levi, “Tutti coloro che dimenticano il loro passato, sono condannati a riviverlo.” Un film pensato per ogni tipo di pubblico, con una particolare attenzione per le nuove generazioni: le proiezioni nelle scuole saranno un aspetto fondamentale nella distribuzione de “La musica e il buio”.
“Lungometraggio che sottolinea il valore della solidarietà e dell’apertura verso il prossimo.”
– Costantino Maiani | Regista
Un grande compositore, la sua città, le sue collaborazioni di altissimo livello: la ricostruzione negli anni drammatrici dell’espatrio, fa rivivere la grande cultura di quel mondo, nella convinzione che solo la cultura può far crescere, oggi, la nostra società.